Chi siamo?
Viviamo in un’epoca in cui i confini tra le discipline si stanno dissolvendo.
La matematica entra nella biologia.
La fisica parla con la psicologia.
Le neuroscienze dialogano con la filosofia della mente.
La psicologia clinica si trasforma in scienza dei sistemi complessi.
E la coscienza, da sempre la più sfuggente delle domande, torna ad essere oggetto di studio con strumenti nuovi.
Questo blog nasce esattamente qui:
nel punto di contatto tra strutture matematiche, dinamiche psicologiche, processi neuronali e concetti filosofici.
È uno spazio di esplorazione interdisciplinare che non pretende di dare risposte definitive, ma che vuole formulare buone domande, costruire modelli, osservare pattern, proporre connessioni.
Perché matematica?
Perché la matematica è il linguaggio più preciso che abbiamo per descrivere:
- forme
- variazioni
- sistemi
- instabilità
- relazioni
- strutture
E c’è qualcosa di sorprendentemente familiare tra una biforcazione in un sistema dinamico e un trauma psicologico; tra un attrattore e una depressione; tra un gradiente di potenziale e un desiderio; tra un ciclo limite e una ruminazione.
La matematica non “spiega” la mente.
Ne rivela l’architettura nascosta.
Perché psicologia?
Perché ogni vita umana è un campo di forze:
- motivazioni
- paure
- memorie
- emozioni
- identità
- relazioni
La psicologia clinica e dinamica hanno sviluppato modelli profondi del funzionamento interno, ma raramente dialogano con i formalismi della scienza.
Eppure molti fenomeni psicologici si comportano come sistemi dinamici e non lineari.
Il mio obiettivo è tradurre queste dinamiche in un linguaggio che sia:
- più preciso
- più mappabile
- più condivisibile
- più vicino alla realtà dei fenomeni
Perché neuroscienze?
Perché nessuna teoria della mente può ignorare:
- come si auto-organizzano le reti neurali
- come emerge la sincronizzazione (o la perdita di sincronizzazione)
- come si stabilizzano i pattern di attività
- come nascono gli stati di coscienza
- come il cervello anticipa, corregge, predice
Da Strogatz a Friston, da Hopfield a Kelso, da Edelman a Baars:
le neuroscienze moderne stanno convergendo verso un messaggio comune:
La mente è un processo dinamico distribuito.
E questo blog vuole esplorare quella dinamica.
Perché filosofia?
Perché ogni modello, per quanto sofisticato, deve rispondere a domande radicali:
- Che cos’è un “sé”?
- Esiste qualcosa come una “causa interna”?
- Cos’è un pensiero?
- È il cervello a generare la coscienza, o la coscienza è una proprietà emergente?
- Possiamo davvero ridurre l’esperienza alla fisiologia?
- O dobbiamo costruire un nuovo linguaggio?
La filosofia è la cornice, la matematica è lo strumento, la neuroscienza il dato, la psicologia il fenomeno.
Cosa troverai qui
- modelli matematici applicati a fenomeni psicologici
- concetti clinici letti come sistemi dinamici
- neuroscienze spiegate come teoria dei processi
- riflessioni filosofiche su coscienza e identità
- note di ricerca
- connessioni tra fisica, biologia, psicoterapia
- esplorazioni sulla struttura del sé
- analogie rigorose tra equazioni e stati mentali
- ipotesi sul funzionamento della mente come sistema complesso
- collegamenti con cosmologia, informazione e teoria della complessità
Non è un blog accademico.
Non è un diario personale.
Non è divulgazione leggera.
È qualcosa di diverso:
un laboratorio concettuale in cui pensare la mente come un sistema di equazioni vive.
A chi si rivolge questo spazio
A chi:
- ama collegare idee
- pensa attraverso strutture
- vuole capire il funzionamento profondo degli stati mentali
- è interessato alla scienza, ma non vuole essere riduzionista
- è attratto dalla complessità
- vuole leggere psicologia in un modo nuovo
- vuole capire la mente con strumenti più solidi
- è aperto a una filosofia che non si accontenta
Perché lo faccio
Perché credo che la conoscenza sia trasformativa.
E credo che quando riusciremo a comprendere la geometria interna dei fenomeni mentali, avremo non solo un modello scientifico più forte, ma anche una nuova forma di comprensione umana:
una scienza capace di abbracciare l’esperienza.
Questo blog è il tentativo di costruire quel ponte.